Premessa
L’attività calcistica giovanile viene regolata dal Settore Giovanile e Scolastico tenendo presente le opportune tutele in tema di protezione dei minori e quanto specificatamente riportato dalla Carta dei Diritti dei ragazzi allo sport dell’O.N.U. che orienta le norme con le quali viene organizzata l’attività dai 5 ai 16 anni. A questi diritti corrispondono altrettanti doveri da parte degli adulti che devono garantire:
- IL DIRITTO DI DIVERTIRSI E GIOCARE;
- IL DIRITTO DI FARE SPORT;
- IL DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO;
- IL DIRITTO DI ESSERE CIRCONDATO ED ALLENATO DA PERSONE COMPETENTI;
- IL DIRITTO Dl SEGUIRE ALLENAMENTI ADEGUATI AI SUOI RITMI;
- IL DIRITTO DI MISURARSI CON GIOVANI CHE ABBIANO LE SUE STESSE POSSIBILITÀ DI SUCCESSO;
- IL DIRITTO DI PARTECIPARE A COMPETIZIONI ADEGUATE ALLA SUA ETÀ;
- IL DIRITTO DI PRATICARE SPORT IN ASSOLUTA SICUREZZA;
- IL DIRITTO DI AVERE I GIUSTI TEMPI DI RIPOSO;
- IL DIRITTO DI NON ESSERE UN CAMPIONE.
- IL CALCIO È UN GIOCO PER TUTTI;
- IL CALCIO DEVE POTER ESSERE PRATICATO DOVUNQUE;
- IL CALCIO È CREATIVITÀ;
- IL CALCIO È DINAMICITÀ;
- IL CALCIO È ONESTÀ;
- IL CALCIO È SEMPLICITÀ;
- IL CALCIO DEVE ESSERE SVOLTO IN CONDIZIONI SICURE;
- IL CALCIO DEVE ESSERE PROPOSTO CON ATTIVITÀ VARIABILI;
- IL CALCIO È AMICIZIA;
- IL CALCIO È UN GIOCO MERAVIGLIOSO;
- IL CALCIO È UN GIOCO POPOLARE E NASCE DALLA STRADA
La FIGC riafferma il proprio impegno per la partecipazione sicura di ragazze e ragazzi a tutti i livelli di gioco. Attraverso le sue politiche, pratiche e procedure, il Settore per l’attività Giovanile e Scolastica sostiene misure preventive per mitigare i rischi ed intraprendere azioni per garantire che eventuali incidenti vengano trattati in maniera efficace.
La tutela dei minori risponde alla necessità di rendere conto dell'interesse superiore del minore in ogni azione relativa al loro coinvolgimento nel calcio (ad es. regolamentazione, condotta, formazione, servizi e programmi) e ad agire in conformità alle norme internazionali e alla legislazione nazionale.
Il Settore Giovanile e Scolastico ha costituito al proprio interno uno specifico presidio per la Tutela dei Minori al quale poter segnalare eventuali situazioni in contrasto ai principi sopra enunciati e contattabile all’indirizzo mail: TutelaMinori@figc.it
Negli intendimenti UEFA è considerato di estrema rilevanza il ruolo del calcio come agente efficace di integrazione sociale ed è per questo che il massimo organismo del calcio europeo invita le Federazioni a porsi il problema del “recupero” del calcio di strada (Grassroots Football), soprattutto come filosofia di fondo della didattica applicata.
Al fine di indurre le Federazioni Nazionali ad una maggiore attenzione al calcio di base e allo sviluppo delle attività secondo gli intendimenti appena descritti, la UEFA ha istituito la “UEFA Grassroots Charter”, la “Carta del Calcio di Base” a cui hanno aderito la maggior parte delle Federazioni Calcistiche Nazionali Europee che possiedono i requisiti minimi richiesti dalla UEFA stessa tra cui la Federazione Italiana Giuoco Calcio che ha sottoscritto la convenzione il 24 marzo 2009.
LA CARTA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI DOVERI DEGLI ADULTI
La "Carta dei Diritti" è un'iniziativa del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC attraverso la quale vengono sottolineate alcune linee guida relative all'approccio didattico e pedagogico da tenere nei confronti dei giovani calciatori, con particolare attenzione ai bisogni dei bambini che frequentano le Scuole Calcio affiliate alla Federazione.
Redatto con il patrocinio dell'Unicef, del Telefono Azzurro e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il "manifesto" esprime e sintetizza i contenuti della "Carta dei Diritti dei bambini e dei Doveri degli adulti", un documento che si rivolge ai genitori, ai dirigenti sportivi e scolastici, agli insegnanti, agli educatori sportivi e agli atleti.
Il diritto di divertirsi e giocare; di beneficiare di un ambiente sano e di praticare sport in assoluta sicurezza; di essere circondato e preparato da personale qualificato; di partecipare a competizioni adeguate alle varie età, seguendo allenamenti che corrispondono a giusti ritmi d'apprendimento; il diritto di non essere un campione. Tutto ciò si compendia in una parola, semplice, ma carica di significati educativi: il diritto al gioco.
L'approccio educativo del mondo del calcio è troppo spesso uno specchio attraverso cui si riflettono comportamenti ed atteggiamenti degli adulti. Quindi, competitività esasperata, esclusione dei più deboli e dei meno dotati, accentuazione dell'aspetto fisico ed agonistico. Questa Carta, tra i suoi diversi principi, ci ricorda invece quanto sia importante assumere il punto di vista dei bambini. Non solo prestazioni e ansia di vittoria, ma divertimento, partecipazione, festa. E il calcio è il tipico gioco di squadra che può anche far sviluppare il confronto, la cooperazione, lo scambio.
A tutti gli operatori del settore, siano essi educatori o dirigenti, ma anche genitori, la "Carta dei Diritti" vuole ricordare ancora una volta quella che è la filosofia che ispira il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC: il gioco, uno strumento educativo particolarmente coinvolgente ed efficace. Uno strumento che è anche un diritto, perché pratica naturale e spontanea di tutti i bambini. E allo stesso tempo richiama gli adulti al rispetto di alcuni doveri, come quello di rispettare il processo di crescita e maturazione del bambino.
www.settoregiovanile.figc.it
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